Intanto cresceva la fama di Jean Antoine Carrel e Jean Joseph Maquignaz, le figure più emblematiche dell’alpinismo di allora. Ogni volta cha lasciavano la loro casa era per fare quelle 2 leghe (9 chilometri) che separavano la Valtournenche dal Breuil. In testa una sola idea, quella di conquistare il Cervino. Ironia della sorte fu invece prorpio un inglese, loro cliente, ad arrivare per primo in vetta. Si chiamava Edward Whymper ed era il 14 luglio 1865. Tre giorni dopo anche Jean Antoine Carrel conquistò la stessa vetta dal versante italiano.
L’intera Valtournenche rimase per oltre mezzo secolo, dalla conquista del Cervino, solo terra di grandi guide e di commerci. Poi comparve, ad inizio novecento lo sci alpino. Prima arrivò la strada, poi nel 1936 le funivie raggiunsero Plan Maison e solo qualche anno dopo Plateu Rosa.
Da allora i destini di Valtournenche e del Breuil si separarono. La prima rimase capitale della vallata, mentre la seconda iniziò a vivere un boom turistico alberghiero che insieme a massicci investimenti nel settore degli impianti di risalita, ne hanno fatto nel tempo, una località turistica conosciuta in tutto il mondo. I suoi comprensori collegati a quello svizzero di Zermatt, costituiscono un imponente domaine skiable, che si snoda a quasi quattromila metri di quota.
A completare l’offerta turistica la possibilità di sciare durante l’estate sul ghiacciaio. Per tutti gli altri, Breuil Cervinia rimane base ideale per escursioni naturalistiche e sportive. Imperdibile una vista all’ampia conca di Cheneil. In una stazione di élite frequentata da vip e personaggi del mondo dello spettacolo non poteva mancare, a dispetto dei suoi 2.050 metri sul livello del mare, un campo da golf. Quello del Breuil è nato nl 1955 ed è il diciassettesimo d’Italia. Offre al giocatore panorami spettacolari: il Cervino, i ghiacciai delle Grandes Murailles, il Furggen e le piste del Ventina.